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Per parlare della pioggia, del sole di tutto e di niente
Posté : 27 septembre 2008 16:29
par Barbapoutre
Negli anni che seguirono la seconda guerra mondiale, io ero piccolo, mentre si faceva tante prove di esplosione di bombe nucleari, gli anziani dicevano che il clima cambiava: "è causa della bomba dicevano".
L'anno scorso ho trovato un testo scritto da Giovanni Verga negli anni 1866 che diceva che i fili del telgrafo si portavano la pioggia lontano. Ragione per la quale non pioveva più.
Secondo voi cosa ne pensate? quale sone le ragioni del cambiamento climatico? la colpa a l'uomo o alla natura.
IL TELEGRAFO VISTO DA UN CONTADINO (nel 1866)
Padron Cipolla lo sapeva lui perché non pioveva più come prima. - Non piove più perché hanno messo quel maledetto filo del telegrafo, che si tira tutta la pioggia, e se la porta via. - Compare Mangiacarrubbe allora, e Tino Piedipapera, rimasero a bocca aperta, perché giusto sulla strada di Trezza c'erano i pali del telegrafo; ma siccome don Silvestro cominciava a ridere, e a fare ah! ah! ah! come una gallina, padron Cipolla si alzò dal muricciuolo, infuriato, se la prese con gli ignoranti, che avevano le orecchie lunghe come gli asini.' - Che non lo sapevano che il telegrafo portava le notizie da un luogo all'altro; questo succedeva perché dentro il filo ci era un certo succo come nel tralcio della vite, e allo stesso modo si tira la pioggia dalle nuvole, e se la portavano lontano, dove ce n'era più di bisogno; potevano andare a domandarlo allo speziale (1) che l'aveva detta (2); e per questo ci avevano messa la legge che chi rompe il filo del telegrafo va in prigione. Allora anche don Silvestro non seppe più che dire e si mise la lingua in tasca.
« Santi del Paradiso! si avrebbero a tagliarli tutti quei pali del telegrafo, e buttarli nel fuoco! » incominciò compare Zuppiddo.
GIOVANNI VERGA. I Malavoglia. Mondadori, Milano.
(1) Pharmacien. - (2) Sous-ent. la cosa .
Re: Per parlare della pioggia e del sole
Posté : 29 septembre 2008 22:39
par Barbapoutre
Vedo che ne la pioggia ne il sole non ispira nessuno. Ho trovato un altro piccolo testo che assomiglia a la mia vita di pensionato sebbene sia la storia di uno scolaro.
LA SETTIMANA DEL FANNULLONE *
Il lunedi promette seriamente
D'esser buono, studioso, diligente;
Ma viene il martedi tardi alla scuola
E. interrogato, non sa dir parola.
Disturba il giorno appresso i suoi vicini
E si diverte a fare i soldatini.
Il giovedì, si sa, non c'è lezione,
Si dà bel tempo e gioca il fannullone!
Intanto è giunto il venerdì mattina,
Ma gli manca il quaderno o la pennina;
Al sabato sbadiglia, ed il monello
Attende ansioso il suon del campanello.
La domenica è festa e si trastulla:
Passa la settimana e non fa nulla.
E. BERNI. Brevi e facili poesiole.
Paravia, Torino.
Fatemi sapere se vi piacciano questi testi
Re: Per parlare della pioggia e del sole
Posté : 30 septembre 2008 23:33
par Barbapoutre
Un altra storia che mi pare molto interessante. Cento uno anni fa, in 1907, il Principe Scipione Borghese vinceva il raid Pechino Parigi alla guida di una automobile "Itala". Figuratevi le difficoltà!
L'anno scorso la stessa "Itala" riprese la strada per raggiungere Pechino 100 anni dopo.
Ecco un pezzo di questa storia:
Pechino-Parigi” fu un raid automobilistico realizzato nel 1907, che portò cinque equipaggi su altrettante vetture europee a tentare di raggiungere Parigi, Francia, partendo da Pechino, Cina, contando esclusivamente sulle forze delle automobili, lungo un itinerario di circa 16.000 chilometri
Tutto nacque il 31 gennaio 1907 con un lapidario annuncio sul quotidiano francese "Le Matin"
«Quello che dobbiamo dimostrare oggi è che dal momento che l’uomo ha l’automobile, egli può fare qualunque cosa ed andare dovunque. C’è qualcuno che accetti di andare, nell’estate prossima, da Pechino a Parigi in automobile?»
La partenza era stata fissata il 10 giugno alle ore 8. A Pechino, si presentarono solo in cinque, un triciclo Contal dalla Francia, due De Dion Bouton, anch’esse dalla Francia, una Spyker olandese, un’Itala dall’Italia.
L'Itala stava guidata da Scipione Borghese e Ettore Guizzardi (Italia) Spyker, guidata da Charles Godard e Jean du Taillis (Olanda) De Dion Bouton, guidata da Georges Cormier (Francia) De Dion Bouton, guidata da Victor Colignon (Francia) Contal, triciclo guidato da Auguste Pons (Francia)
Alle quattro e un quarto del 10 agosto l’equipaggio dell’Itala faceva il suo ingresso trionfale a Parigi, dove l'aspettava uno stuolo di giornalisti, cineoperatori ed una folla festante.
Durante il raid in 1917 che doveva vincere, l'automobile del principe Borghese ebbe una ruota avariata in piena steppa. Per mancanza di qualque raggio i coragiosi precursori della « croisière Jaune » dopo avere vinto l'Asia saranno privati di un triunfo cosi vicino? Dentro l'isba isolata che ragiungono a fatica non c'è che un primitivo reparto di carradore.
BRAVI CARRADORI
L'automobile venne introdotta in un rustico cortile, sporco di ricci e di schegge, ingombro di travi, slitte, carri, cerchi di ferro. In un angolo, un tarantas verniciato di fresco appoggiato su due cavalletti. La ruota fu sfilata dal perno svitata, smontata; i raggi separati dal mozzo e dal cerchione servirono da modello per quelli nuovi. Pochi momentì dopo il cortile risuonava di colpi d'ascia. Nessun altro ordigno era adoperato fuorchè l'ascia, maneggiata con meravigliosa abilità. Essa è nelle mani. del contadino russo un attrezzo di precisione. per determinare il punto dove colpire, quegli uomini non facevano segni, non tracciavano linee: mettevano la mano sinistra sul legno, e il colpo cadeva quasi rasente il pollice. La posizione del dito aveva indicato all' occhio e alla destra la misura. I nuovi raggi uscivano fuori a poco a poco da grossi ceppi di vecchio pino, disgrossati a gran fendenti che facevano balzare tutto intorno le schegge. Gli artefici misuravano sovrapponendo i vecchi pezzi ai nuovi, e non avevano bisogno d'altro; raffinavano esattamente incastri mìllimetrici con occhio e con colpo sicuro, ad accettate che scendevano a giro di braccio, come se invece di un tanto delicato lavoro si stesse costruendo un'impalcatura o una zattera.
LUIGI BARZINI. Da Pechino a Parigi in sessanta giorni. Hoepli, Milano.
Re: Per parlare della pioggia e del sole
Posté : 04 octobre 2008 09:18
par spacedan
No so si o capito tutto.
Anno fatto Pechino-Parigi en due mesi ?
Penso che non avevano el GPS !!!
Hanno passato per Australia ?
La informazione importanta : Italia prima !
Re: Per parlare della pioggia e del sole
Posté : 04 octobre 2008 22:26
par Barbapoutre
Eh sì, hai capito tutto bene.
Il principe Scipione Borghese vinse questa gara in 60 giorni.
Se tu volessi saperne di più vedi questi legame a proposito della vicenda.
Io fu molto impressionato dalle difficultà del percorso, la vettura ha avuto parecchi incidenti in particolare per attraversare un vecchio ponte di legno ... ed anche questa storia di ruota avariata.
Ci sono alcune fotografie molto belle.
http://sitesearch.corriere.it/gallery/C ... echino/1&1
http://it.wikipedia.org/wiki/Raid_Pechino-Parigi
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cron ... rigi.shtml
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cron ... hino.shtml
Nel corriere della sera si puo leggere anche questo:
Il rombo del motore, in ogni caso, non si spegne e l'inossidabile Itala non si ferma a Pechino, corre spedita verso Shanghai dove il 7 ottobre (2007) effettuerà, un paio d'ore prima del Grand Prix di Formula 1, un giro di pista per la standing ovation finale.
Re: Per parlare della pioggia e del sole
Posté : 05 octobre 2008 00:11
par spacedan
Grazie Barba per tutte le informazione.
Re: Per parlare della pioggia e del sole
Posté : 05 octobre 2008 21:38
par Barbapoutre
Un piccolo testo di Marconi per spiegare la propria visione sui benefici della radio e della televisione.
Certo alla nostra epoca la televisione non serve per le comunicazioni personali, per questo abbiamo internet ... però egli aveva una idea del futuro che si é realizzata con un altro media. Aveva scoperto un mercato, un bisogno dell'uomo per la comunicazione a basso costo.
Leggete ...
La televisione: « Nel mondo della radio tutto costerà meno. La trasmissione di documenti e di fotografie per mezzo della radio diventerà una cosa comune e due fidanzati lontani l'uno dall'altro migliaia di chilometri potranno scambiarsi le loro fotografie entro la stessa giornata spendendo appena qualche lira e forse appena dei centesimi. La televisione è ancora nello stadio sperimentale, ma sono convinto che nei prossimi dieci anni gli apparecchi di televisione saranno forse più diffusi di quanto non lo siano oggi quelli radiofonici. Così anche la vita degli individui subirà una trasformazione, e la gente potrà starsene in campagna pur rimanendo collegata con tutto l'orbe terracqueol. La radio ha accelerato la vita. Ma l'accelererà di più quando potremo diventare padroni assoluti dell'etere. »
Messaggio di GUGLIELMO MARCONI per la televisione.
Re: Per parlare della pioggia e del sole
Posté : 05 octobre 2008 23:10
par spacedan
Cuando lo ha scritto ?
La televizione, internet, el cellulare...
...e adesso il "e-phone" che lo fa tutto...
il mundo si move rapidamente !
Re: Per parlare della pioggia e del sole
Posté : 06 octobre 2008 08:53
par Barbapoutre
Non so esattamente quando scrisse questo testo, ciononostante posso dire che ho trovato questi elementi della bibliografia di Marconi:
"Il marchese Guglielmo Marconi (
Bologna, 25 aprile 1874 – Roma, 20 luglio 1937) è stato un fisico e inventore italiano. È conosciuto per aver sviluppato un sistema di telegrafia senza fili che ottenne una notevole diffusione: su di esso si basano TV, radio, telefoni cellulari, telecomandi e molto altro."
Quindi deduco che il testo fu scritto ben prima che morisse
.
Re: Per parlare della pioggia e del sole
Posté : 08 octobre 2008 14:13
par Barbapoutre
Ecco un picolo testo per fare riflettere i moralisti; tutti quelli che guardando fare gli altri hanno sempre qualcosa da dire.
I MORALISTI
Si legge nelle favole d'Esopo
che il lupo con la volpe in compagnia,
vedendo il gatto che mangiava un topo,
dicea : « Che crudeltà! Che codardia! » {couardise}
Ma il signor lupo, alcuni istanti dopo,
scòrse un agnello, e se lo portò via,
mentre la volpe, con lo stesso scopo,
rubò tre polli in una fattoria.
Li vide un ragno, e disse: (« Ah, scellerati,
che a fare i moralisti siete buoni,
eccovi all'occasion tutti mutati! »
Ma frattanto adocchiò due bei mosconi,
che nella tela s'erano impigliati,
e li mangiò senz' altre riflessioni.
C. CALLER1. Poesie. Agnelli, Milano
Re: Per parlare della pioggia e del sole
Posté : 09 octobre 2008 00:20
par spacedan
Grazie Barba per tutte le storie.
Ho fatto leggere tutto questo a mia mamma, le ha fatto piacere. Grazie !
Re: Per parlare della pioggia e del sole
Posté : 09 octobre 2008 21:37
par Barbapoutre
Sono lieto di sapere che queste storiette piacciano a te ed alla tua mamma
.
Intanto ecco une piccola barzeletta.
"Un uomo è in treno. ad un certo punto dopo tanto che non ce la faceva più gli fa ad una donna -scusi può dire a suo figlio di non imitarmi, è da più di mezz'ora che mi imita- -carlo, smettila di fare il cretino-"
Re: Per parlare della pioggia e del sole
Posté : 09 octobre 2008 22:45
par spacedan
:content68 :content68 :content68
Re: Per parlare della pioggia, del sole di tutto e di niente
Posté : 20 octobre 2008 22:31
par Barbapoutre
Parliamo un po' del clima.
Braccio di ferro tra il commissario europeo all’Ambiente e il governo italiano sul pacchetto legislativo su clima ed energia.
La storia dei fili del telegrafo non ha che vedere di fronto agli studii dei scienzati. Chi puo pensare che raggiungeremmo gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas necessaria dentro 12 anni?
mentre i governi litigano per per arrivare ad un accordo sul pacchetto clima entro l'anno.
http://www.corriere.it/cronache/08_otto ... aabc.shtml
Gli scienzati dicono che il «Cambiamento climatico è andato oltre le nostre previsioni» Gli ultimi dati mostrano che il riscaldamento globale sta avanzando ben oltre le stime fatte in precedenza.
Jean-Pascal van Ypersele, professore di climatologia e scienze ambientali all’Università cattolica di Lovanio (Belgio) neo eletto vice presidente dell'Ipcc ha dichiarato:
«E’ ormai chiaro che il cambiamento climatico sta già avendo un impatto maggiore di quanto la maggior parte di noi scienziati avesse anticipato. Per questo è vitale che la risposta internazionale per il taglio delle emissioni (mitigazione) e l’adattamento sia più rapida e più ambiziosa. L’ultimo rapporto Ipcc ha mostrato che i motivi di preoccupazione ora sono più forti e questo dovrebbe indurre l’Europa a impegnarsi perché l’aumento della temperatura globale sia ben al di sotto dei 2°C rispetto all’era pre-industriale. Ma anche mantenendo il limite di 2°C, secondo l’IPCC è necessario comunque che i paesi sviluppati riducano le emissioni dal 25 al 40% entro il 2020 rispetto ai valori del 1990, mentre una riduzione del 20% risulterebbe insufficiente.”
Re: Per parlare della pioggia, del sole di tutto e di niente
Posté : 03 janvier 2009 21:41
par Barbapoutre
Qualche volta incontriamo dei tizi un po' speciale tuttavia come questo mai.
Ma è vero che ha finito male.
LA STORIA D'UN POLTRONE*
Voglia o non voglia, per campar, Masetto
Al lavoro un bel di si trovà astretto.
E' vien prima al mulin; ma non appena
Ha visto un sacco che gli duol la schiena.
Passa allora dal fabbro, ma per poco;
Lo acceca il fumo e lo arrostisce il foco.
Prova col ciabattino; e presto a noia
La lesina gli viene e il batter cuoia.
Quindi vuol fare il sarto; e in più d'un mese
Neppure ad incrunar quel goffo apprese;
Nè fa come arrotin miglior riuscita,
Che arrota in luogo del coltel le dita.
Oh, poltrone sbadato! Io ci scommetto,
Che a nulla mai riuscirà Masetto!
Difatto ei dice : Or che farò? Il vetraio?
Ma il rompersi dei vetri è pure un guaio;
Nè per mia fè, col legnaiuol m'impaccio,
Chè il segare e il piallar vi rompe il braccio.
Buon mestier saria quel di stampatore;
Ma il leggere e lo scrivere ho in orrore.
E al garzon di bottega agile e pronto
Esser conviene e saper far di conto.
« Tentiam col parrucchier!» Tenta; ma è un caso
Se non vi taglia orecchi e mento e naso.
Prova col legator : ma il bighellone
Mette i fogli a rovescio e li scompone.
O poltrone, sbadato! Io ci scommetto
Che male ancor la finirà Masetto.
Qual'arte non tentasse e qual mestiere
Dir non saprei: il cuoco e il tappezziere,
L'orefice, il sellaio e l'annaiolo,
Il gridator di stampe e il ceraiolo,
Il funaio, il fumista, l'imbianchino,
Il garzon di locanda, il vetturino,
Lo stalliere, lo sguattero... infin tutto
Egli ha tentato e con ugual costrutto.
In capo a un mese ognuno il cacciò via,
Sicchè ridotto a mendicar per via,
(Con a letto un canil), lacero, smunto,
Brutto dal vizio e dal liquor consunto,
Venne a morir ier l'altro all'ospedale.
Già ve lo dissi che finiva male.
Il canzoniere dei fanciulli. Salani, Firenze.
(1. lncrunare : passer le fil dans le trou (la cruna) de l'aiguille. ~ 2. Saria: sarebbe.
Costrutto: successo. - 2. Lo. - 3. Con un canile per letto.)